Un gruppo di 10 condannati a morte viene messo in fila indiana e in ordine di altezza, in modo che il piu' alto riesca a vedere tutti gli altri, il secondo piu' alto veda tutti tranne il primo e cosi' via fino al piu' basso che non vede nessuno. A ciascuno viene messo in testa un cappello, bianco o nero. I carnefici vanno poi dal piu' alto e gli chiedono quale sia il colore del suo cappello: se indovina, sara' salvo e lo lasciano andare; se sbaglia, sara' ucciso. Poi passano al successivo e ripetono la stessa domanda; e cosi' via fino all'ultimo. Dato che nessuno vuole morire e che erano al corrente del metodo utilizzato dai carcerieri, i condannati hanno escogitato un piano che consente di salvare per certo il massimo numero di persone. I condannati non possono comunicare tra loro con gesti o altro, possono solo rispondere "bianco" o "nero" quando i carnefici pongono la domanda. Come possono fare?
Un viandante, che sta facendo un lungo viaggio, ogni volta che si ferma per riposare per la notte chiede informazioni per decidere il suo percorso e dove e' possibile soggiornare per il giorno dopo. Ha saputo che lungo la strada che ha deciso di prendere ci sono solo due villaggi per molti molti chilometri, quindi sarà gioco forza obbligato a dormine in uno dei due villaggi. Gli hanno detto che in uno dei due villaggi l'ospitalita' e' sacra e che li' sara' trattato come un re, mentre nell'altro non e' affatto cosi' e c'e' quasi la certezza di essere derubati. I due villaggi si possono raggiungere prendendo la strada di destra o di sinistra in cui si biforca la strada principale, ma nessuno e' stato in grado di dirgli da che parte sia il villaggio in cui sara' trattato da re. Gli hanno suggerito di chiedere ad un passante, se ne dovesse incontrare che sicuramente e' un abitante dell'uno o dell'altro villaggio, ma di porgli una sola domanda visto che gli abitanti di quella zona sono restitii a fermarsi per strada a parlare con gli sconosciuti. Inoltre gli hanno detto che gli abitanti del villaggio ospitale dicono sempre la verita', mentre gli altri dicono sempre una bugia. Il viaggiatore si mette in cammino e, proprio dove la strada si biforca, incontra un uomo. Gli pone la domanda su cui ha metidato per tutto il giorno di viaggio e passa una notte da re. Che domanda ha posto?
C'era una volta un re di un paese lontano lontano ... no, non è una favola, ma c'è comunque il lieto fine. Questo re, non contento che la figlia fosse innamorata di un ragazzo di umili origine e con l’intenzione di organizzare per lei un matrimonio politico, con delle accuse false fece imprigionare il giovane e lo condannò a morte.
La notizia si diffuse in tutto il regno e tutti ne furono sdegnati, quindi il re si volle dimostrare clemente e propose pubblicamente: “Darò a questo giovane una possibilità: domani al tramonto, qui nella sala del trono davanti a tutti. Sarà posta un’urna con dentro due palline una nera e una bianca, il condannato ne estrarrà una, se la pallina estratta sarà nera sarà eseguita immediatamente la sentenza, se la pallina estratta sarà bianca gli sarà concessa la mano della mia unica figlia e diventerà mio erede al trono.”
Ci fu un grande applauso e il re capì di aver fatto la mossa giusta, ma non era disposto a parte la possibilità di organizzare un favorevole matrimonio politico, quindi notte tempo mise nell’urna due palline nere.
La principessa, in ansia per la prova del giorno dopo, non riusciva a prendere sonno e si aggirava per le varie sale, ma scoperto l’inganno messo in atto dal padre non poté far altro che far arrivare la notizia al suo amato rinchiuso in una cella nei sotterranei del castello, ma solo la notizia che l’urna conteneva due palline nere.
Il giorno dopo, al tramonto, nella sala del trono gremita, il giovane estrasse una pallina e riuscì a salvarsi, con grande stupore del re e grande gioia di tutti i presenti.
Quindi il re concesse la mano della sua unica figlia a quel brillante ragazzo che lo aveva vinto in astuzia … e tutti vissero felici e contenti, tranne uno il re.
Ora la domanda: come ha fatto il giovane a salvarsi senza smascherare l’inganno ordito ai suoi danni dal re?