Cinque domande a un uomo in "dolce attesa"

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Cinque domande a un uomo in dolce attesa

In una vita i momenti degni di nota sono tantissimi e sicuramente, tra questi, l'arrivo in famiglia di una nuova vita è tra i più speciali. L'attesa che precede questo evento viene vissuta in molti modi diversi ed è influenzata da molti fattori, farne una lista completa è molto difficile (se non impossibile), quindi vediamo una cosa particolare facendo cinque domande a un uomo in "dolce attesa".


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1

La percezione del tempo è influenzata da molti fattori, il fine settimana vola e il tempo in fila alla cassa non passa mai. Come è trascorso per te il tempo da quando avete deciso di avere figli fino ad oggi?

Esatto, la percezione del tempo è molto soggettiva, ma ci sono spesso dei fattori che ti fanno dire: "incredibile sono già passati x mesi/anni"; uno di questi è stato, nella mia esperienza, il periodo di gravidanza di mia moglie: una gravidanza che si è divisa in due fase: da 0 a 8 mese e da 8 mesi in poi. I primi mesi sono passati molto velocemente, le visite e le analisi erano poche e la vita scorreva "normale"... una vita pressapoco di "routine", la sua pancia cresceva lentamente e fino a 6 mesi quasi non si vedeva. Siamo arrivati alla fine dell'8° mese che il tempo è volato ("incredibile già sono passati 8 mesi!"). Ora ci troviamo nell'ultimo mese e, forse perchè ci sono molte visite, forse perchè sta salendo l'ansia e la paura..., il tempo sembra fermo... il countdown è lentissimo e rallenta giorno dopo giorno, ad oggi mancano ancora 8 giorni (ovviamente la data presunta è molto poco attendibile).

2

Quali sono i maggiori cambiamenti (consuetudini e abitudini, scala dei valori e priorità, necessità e altro) che ti aspetti?

Sicuramente dal momento del parto avverrà un cambiamento radicale nella mia vita e in quella di mia moglie; questi 9 mesi hanno creato per ora solo piccole variazioni (qualche visita in più, qualche attenzione maggiore sull'alimentazione, apprendimento di nozioni sul parto, allattamento...). Il giorno del parto sarà effettivamente il momento del cambiamento radicale! Ovviamente ho sentito molti amici/padri che mi hanno raccontato di quali possano essere i cambiamenti; ma penso che il più grande sia quello di avere una nuova vita indifesa da accudire, da crescere, da proteggere e da amare. Credo, ma ne sono certo, che cambieranno tutti i riferimenti, le priorità... basti pensare a quanto mi sembravano "giganti" i problemi lavorativi fino ad un mese fa, ora mi sembrano "grandi"; sono sicuro che tra una decina di giorni dirò: "ah si c'è questo problema... vabbè domani ci penso - forse -".

3

Gli equilibri familiari sono variabili (come il tempo), qualche volta mutano velocemente: basta sbagliare un condimento durante una cena di famiglia. Come sono cambiati gli equilibri familiari (con la moglie, genitori, suoceri e tutti quelli che rientrano nella cerchia familiare) da quando avete deciso di avere figli fino ad oggi?

Sicuramente questi sono stati mesi pieni di emozioni e di paure; di decisioni da prendere e di sogni. Tutto questo rischia di minare gli equilibri che si avevano con le persone con le quali si vive da anni. Nel mio caso devo dire che, soprattutto negli ultimi tempi, la gravidanza ha rafforzato molto il rapporto con mia moglie, ci ha unito ancora di più; siamo fortunati che abbiamo opinioni molto similari quindi abbiamo fatto squadra. Il rapporto con i miei genitori sta cambiando, forse perchè sto compiendo il passaggio da figlio a padre; ci aiutano molto anche psicologicamente e li comincio a immaginare come nonni invece che come genitori. La gravidanza di mia moglie è stata un fulmine a ciel sereno per tutti: sono pochissime le persone alle quali avevamo confidato che stavamo provando ad avere un figlio; non lo sapevano i miei genitori i miei amici... ad eccezione di 2-3 persone non lo sapeva nessuno; anzi a chi ce lo chiedeva dicevamo che c'era ancora tempo e che eravamo sposati da "solo" 2 anni...
Sapendo che i miei genitori sono molto apprensivi abbiamo dato la notizia con moooolta cautela, iniziando come una battuta: eravamo ad un pranzo e mentre stavamo assaggiando un vino abbiamo detto: "ah lei è meglio che non beve"... "in questa fase..." "... è incinta" sembrava che fosse una battuta infatti si erano messi quasi a ridere mezzi increduli; ma il nostro sguardo in pochi secondi ha fatto capire loro che si non si trattava di uno scherzo e che stava per cominciare la nostra nuova avventura.

4

Quali sono gli interrogativi e le aspettative, i dubbi e le certezze, le sensazioni e le emozione di questi momenti di attesa?

Più i giorni si avvicinano e più cresce l'ansia, capita sempre più frequente di pensare al parto e di preoccuparsi per qualsiasi cosa accada a mia moglie. Mi sto documentando ogni giorno per capire come sia meglio organizzarsi per quando arriverà il momento (per andare all'ospedale, cosa portare, dove parcheggiare, ...). Le emozioni sono molte ma l'ansia la fa da padrona. Poi ci sono le classiche domande: "sarò un bravo padre", "come facciamo i primi giorni"... E' una fase molto confusa ed i pensieri si accavallano... non posso che aspettare, provare a sedare le ansie (anche per non trasferirle a mia moglie che giustamente è molto più coinvolta di me) e far passare questi pochi giorni che rimangono.

5

I consigli si danno e si ricevono, ce ne sono di buoni e di cattivi, su misura e proprio fuori luogo. Tu quali consigli hai ricevuto (nell'eventualità di cattivi consigli o proprio fuori luogo, dicci solo il peccato e risparmiamo il peccatore) e quali consigli ti senti di dare agli altri uomini in "dolce attesa"?

Come si dice spesso: "in Italia siamo un popolo di medici e di allenatori di calcio". In questo caso molti che senti raccontano le loro esperienze, mentri altri che NON hanno avuto figli (e non hanno competenze in materia) si sentono in dovere di tirar fuori lo strafalcione letto su Facebook o sentito in una soap opera... Sicuramente posso dire che gli unici buoni consigli sono arrivati da persone più o meno coetanee e che hanno partorito da poco: questo perchè hanno vissuto da poco una esperienza simile; spesso, anche in buona fede, alcune mamme sono rimaste a tecniche, concetti, credenze di 10-15-20 anni fa... In questi anni sono cambiati gli esami da fare, le usanze degli ospedali, la medicina ha fatto passi da gigante... Basti pensare al numero di cesarei in Italia: una volta talmente eccessivo rispetto alle altre nazioni da subire un richiamo dalla Comunità Europea.
Il miglior consiglio è quello di non sentire consigli di altri se non consigli oggettivi, perchè ogni gravidanza evolve in modo diverso, ogni donna (ed ogni uomo) vivono la propria esperienza con una propria percezione; ogni "problema" che è capitato all'amica del cugino del vicino di casa è un caso su 1000 ed è molto poco probabile che accada anche a te... Insomma unico consiglio: vivete questo momento con la magia che merita e preoccupatevi solo se ve lo dice il medico di fiducia.

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